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venerdì 11 novembre 2016

San Martino

Ricetta San Martino fatto in casa!



INGREDIENTI x 5 San Martino

Pasta frolla
250g burro
500g farina 00
125g zucchero
2 uova
8g lievito
Due pizzichi sale

Ghiaccia reale
2 albumi
300 g zucchero a velo
Limone qualche goccia
Coloranti alimentari

Decorazione Caramelle e cioccolatini. 


PROCEDIMENTO

Unire lo zucchero con il burro (tirato fuori dal frigo circa 30 minuti prima) tagliato a pezzetti. Incorporare le uova e lavorare il composto velocemente con le fruste. Aggiungere infine la farina setacciata con il lievito e il sale. Formare una palla e lasciar riposare per 2 ore circa.

Stendere la frolla tra due fogli di carta forno e , usando lo stampo, ritagliare il S. Martino.

ricetta san martino glassa

Mettere in forno a 200°C per 10 minuti circa.
ricetta san martino glassa

Nel frattempo preparare la ghiaccia reale. Montare gli albumi a neve ferma e aggiungervi gradatamente lo zucchero a velo.

ricetta san martino glassa

Al termine suddividere il composto in tante piccole dosi e colorarlo a piacere con i coloranti vegetali.

Far raffreddare e decorare a piacere .

ricetta san martino glassa


ricetta san martino glassa

Ecco la storia di questo splendido dolce:

Martino nasce nel 316 d.C. in Pannonia, l'odierna Ungheria. Divenne soldato e, in seguito, si convertì al cristianesimo e diventò vescovo di Tours, in Francia
La leggenda vuole che in un giorno freddo e piovoso (l'undici novembre), mentre cavalcava avvolto nel suo caldo mantello, Martino incontrasse un vecchio coperto di pochi stracci, barcollante e infreddolito. Martino vuole aiutarlo ma non ha né denaro, né una coperta da offrirgli e così prende il suo mantello e con la spada lo taglia a metà donandone una parte al vecchietto. Poco dopo mentre Martino galoppa felice per aver compiuto quel gesto caritatevole, il clima si riscalda e dalle nuvole spunta un sole radioso. Ecco l'estate di San Martino, come ancora oggi vengono chiamate le belle giornate di novembre.
Giunta la notte Martino sogna Cristo attorniato dai suoi angeli ai quali diceva: "Martino, che è soltanto un catecumeno, mi ha coperto con la sua veste".

Il giorno di San Martino, in molte zone del nord Italia finiva l'anno lavorativo dei contadini. Se il padrone del campo non chiedeva loro di restare a lavorare per lui anche l'anno dopo, questi dovevano traslocare e andare a cercare un altro padrone e un altro alloggio.

Per la festa di S. Martino, in provincia di Venezia, ancora oggi gruppi di ragazzini girano per le strade percuotendo pentoloni e campanacci, chiedendo ai negozi qualcosa in dono e cantando le filastrocche tradizionali. Per questa ricorrenza si prepara il tradizionale dolce di pasta frolla a forma del santo sul cavallo.

Ed ecco anche la tipica filastrocca:

"San Martin xe 'nda in sofitta
a trovar la so novissa.
La novissa no ghe gera
San Martin xe 'nda par tera. 

E col nostro sachetin,
cari signori xé San Martin!
E col nostro sachetin,
viva viva San Martin!"



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